Sono consapevole di aver utilizzato poco questo blog, trattando prevalentemente argomenti ciclistici intervallati da riflessioni generali spesso “impegnative” e polemiche.
Cosa
volete farci, il blog è mio e me lo gestisco io!
E’
per questo che, nonostante la premessa
della “novità”, ho la paura di dover
fare i conti con una mentalità difficile da modificare! Soprattutto quando
i nuovi argomenti sono strettamente legati alle esperienze recenti, il modo
attraverso il quale si cerca di allontanare vecchi “pensieri”.
Ecco…cominciamo già in maniera ingarbugliata!
Chi segue questo blog (o sarebbe meglio dire “chi segue questo blog?”) si è imbattuto nel progetto “vivere la quotidianità in modo disteso alla ricerca di stimoli più importanti/allontanare le distrazioni per tornare a percorrere serenamente la giusta via”
Purtroppo non è cosa per me, proprio non riesco a
pensare a cose “serie” senza aver accanto un passatempo che mi dia completa
soddisfazione.
Il problema quindi non era la bici? Non è cambiato nulla?
Ecco che il “vecchio” ritorna!
L’allontanamento dal pedale direi che abbia
funzionato, sono sicuro che mi sarei fatto sempre più male a quelle condizioni.
Odiare meno il vento per il sollievo di non dover faticare il bici fa già
riflettere! Resta comunque il fascino di uno sport seguito da sempre, con la
speranza di un ritorno “come dico io”. Per ora affidiamoci alla possibilità di
usare la mountain bike (anche fuori habitat) per “far fiato” e resistere alle saltuarie, ma
probabili tentazioni!
Ma allora…che si fa?
Una serie di motivazioni (e probabili illusioni) mi ha introdotto alla sperimentazione della fotografia.
Era già un anno che ci pensavo, con l’acquisto di una
reflex rimandato per priorità economiche.
Il lato creativo mi ha sempre affascinato, chissà che
non ne esca qualcosa di buono. Insomma…che si riesca ad “unire l’utile al
dilettevole”!
Sono sicuro che questa affermazione porterà qualche
amico a trarre conclusioni in base alla propria esperienza o bagaglio
culturale.
E’ proprio questa cerchia di “fotografi” che mi
circonda a stimolarmi e ad intimorirmi allo stesso tempo! Un interesse
finalmente condiviso può avere sia lati positivi che negativi. D’altronde non
siamo tutti uguali ed ognuno ha le proprie idee!
Per ora frequento un corso organizzato dall’
Unisavona, con tutti i pregi ed i difetti di una fauna variegata. Si va dalla
vecchietta che non nasconde limiti evidenti al “fenomeno” che decide di
comparire ogni tanto per mostrare tutta la sua bravura e conoscenza! Anche la
coesistenza di fotocamere compatte e reflex mi lascia un po’ perplesso. Ma
questo non è un mio problema!
Certo, le poche lezioni teoriche basteranno per
apprendere i fondamentali, ma mi aspetto che le “uscite” con relativi dibattiti
possano allargare maggiormente gli orizzonti! Al limite ci sarà tempo per
specializzarsi.
A proposito…Mi sembra di capire che ognuno abbia le
proprie preferenze in tema di fotografia: paesaggi, ritratti, macro…
Io mi vedo in giro per il mondo a fotografare eventi
sportivi, dovrò sperare in cospicue entrate economiche per poter iniziare!
Sognare non costa nulla e poi…certe cifre non si allontanano molto dalla
dotazione di molti cicloamatori! Telai come corpi macchina e ruote come
obiettivi! Sono tornato al “vecchio”, ma quando un’uscita fotografica si
conclude parlando di Pinarello e Shimano ti accorgi di essere circondato e di non
poterti mai rilassare!
Il mio obiettivo primario è quello di capire il mondo fotografico
guardandolo con i propri occhi.Ripeto, voglio farmi le mie esperienze trovando
la giusta misura nella condivisione.
Dovrò destreggiarmi pericolosamente tra tecnici
integralisti ed anarchici, la sfida fa paura!
Per ora combatto con la mancanza di ispirazione e la
vergogna! Mi sento osservato, anche se so benissimo che la gente “ce n’ha il
belino di me”!
Vorrei imparare la tecnica e la “composizione” restando
comunque legato al concetto di “espressione” e “personalità”. Un quadro
spiegato da una critica d’arte spesso mi fa sorridere, sono perplesso di fronte
alla frase “l’autore voleva dire”. Voglio fare lo stesso con la fotografia.
E poi (pur non avendo ancora esperienza a riguardo)
non vedo totalmente costruttivi i dibattiti che si creano in un gruppo
fotografico. Vanno bene i “io avrei fatto così”, “se sfuocavi qui..” ma vedo il
rischio di parecchia invidia nei giudizi negativi. Insomma, tornando al “vecchio
argomento” un cicloamatore che arriva prima in salita è più bravo di un altro.
Si può dire lo stesso di un fotografo considerando che dotazione migliore e
doping (fotoritocco) ci sono in entrambi i casi?
Ho voluto essere polemico per far capire il mio punto
di vista “di partenza”, ci sarà tempo per cambiare le idee!
D’altronde anche un ciclista che inizia (o che continua
a rimanere indietro) considera gli altri tutti troppo “fissati”!
Ma non dovevo parlare di qualcosa di nuovo? Proprio
non ce la faccio!
Errata corrige: (Errore GRAVISSIMO) < che la gente “ce n’ha PER il belino di me”! >
RispondiEliminaBy Dj500
Ops…
RispondiEliminachiedo scusa, si può dire… (http://www.truciolisavonesi.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1687:dizionario-du-belin-da-facebook&catid=55:milena-debenedetti&Itemid=57)
Adesso si che mi cambia la vita.
EliminaOk, ecco un commento che, a mio parere, potrebbe essere costruttivo...
RispondiEliminaDa quello che ho imparato da internet e dai corsi di fotografia che ho frequentato, sono giunto alle seguenti conclusioni:
1) la composizione è fondamentale e non è legata al mezzo con cui si esegue lo scatto; se ti dedicherai alla fotografia sportiva, dovrai allenarti allo sfinimento per essere predittivo sull'azione;
2) l'esposizione si fa con apertura e tempo, secondo me l'ISO è nemico della qualità, ma nella fotografia in movimento molto spesso è imprescindibile, ti consiglio in ogni caso di essere parsimonioso;
3) la messa a fuoco corretta fa la differenza, nella fotografia veloce l'auto focus è troppo lento, non fare l'errore che ho fatto io di sostituire lo schermo di messa a fuoco, quello che c'è è perfettamente allineato; se lo tocchi, perdi la precisione di focheggiatura.
Come ti ho già detto a voce, fatti le tue esperienze corsistiche e guarda molte immagini di altre persone, dai tuoi compagni ai tuoi insegnanti e infine sbizzarrisciti su internet. Poi ti consiglio di provare fino alla nausea in casa con i tuoi oggetti comuni; ad esempio per capire la profondità di campo, metti la macchina sulla scrivania e crea una scena davanti al l'obiettivo con delle penne, una lontana e una vicina, poi metti a fuoco la prima a tutta apertura (f3,5) e scatta. Non muovere nulla, chiudi a f22 e fai la stessa foto, poi analizza i risultati... E così via... Infine butta via tutto e memorizza la tecnica, vedrai che ti tornerà utile prima o poi.
Un ultimo consiglio, cerca di far sì che la fotocamera non sia un problema, impara a conoscerla come il tuo telefono, non esiste... durante un evento sportivo... cercare il pulsante per alzare il flash...
Dj500
Grazie per i consigli. L'idea è appunto quella di far pratica, sia "statica" che a qualche manifestazione particolare. I "miei eventi" sono troppo cari per non gustarmeli fotografando, magari cercherò di sopportare Alberto a qualche rally!
RispondiEliminaIeri al corso abbiamo commentato le foto fatte durante la prima uscita al porto. Non ero soddisfatto delle mie, ma nonostante tutto pare che l'inizio non sia male. In effetti c'è anche gente che compone con soggetti ignoti! La prossima dovrebbe essere Priamar e/o Duomo.
Ci si aggiorna.