venerdì 31 gennaio 2014

Wolf Photography (episodio 1?)

Dai…scriviamo qualcosa di nuovo!

Sono consapevole di  aver utilizzato poco questo blog,  trattando prevalentemente argomenti ciclistici intervallati da riflessioni  generali spesso “impegnative” e polemiche.
Cosa volete farci, il blog è mio e me lo gestisco io!
E’ per questo che, nonostante la premessa  della “novità”, ho la paura di dover  fare i conti con una mentalità difficile da modificare! Soprattutto quando i nuovi argomenti sono strettamente legati alle esperienze recenti, il modo attraverso il quale si cerca di allontanare vecchi “pensieri”.

Ecco…cominciamo già in maniera ingarbugliata!

Chi segue questo blog (o sarebbe meglio dire “chi segue questo blog?”)  si è imbattuto nel progetto “vivere la quotidianità in modo disteso alla ricerca di stimoli più importanti/allontanare le distrazioni per tornare a percorrere serenamente la giusta via”
Purtroppo non è cosa per me, proprio non riesco a pensare a cose “serie” senza aver accanto un passatempo che mi dia completa soddisfazione.  

Il problema quindi non era la bici? Non è cambiato nulla? 

Ecco che il “vecchio” ritorna!
L’allontanamento dal pedale direi che abbia funzionato, sono sicuro che mi sarei fatto sempre più male a quelle condizioni. Odiare meno il vento per il sollievo di non dover faticare il bici fa già riflettere! Resta comunque il fascino di uno sport seguito da sempre, con la speranza di un ritorno “come dico io”. Per ora affidiamoci alla possibilità di usare la mountain bike (anche fuori habitat)  per “far fiato” e resistere alle saltuarie, ma probabili  tentazioni!

Ma allora…che si fa?

Una serie di motivazioni (e probabili illusioni) mi ha introdotto alla sperimentazione della fotografia.
Era già un anno che ci pensavo, con l’acquisto di una reflex rimandato per priorità economiche.
Il lato creativo mi ha sempre affascinato, chissà che non ne esca qualcosa di buono. Insomma…che si riesca ad “unire l’utile al dilettevole”!
Sono sicuro che questa affermazione porterà qualche amico a trarre conclusioni in base alla propria esperienza o bagaglio culturale.
E’ proprio questa cerchia di “fotografi” che mi circonda a stimolarmi e ad intimorirmi allo stesso tempo! Un interesse finalmente condiviso può avere sia lati positivi che negativi. D’altronde non siamo tutti uguali ed ognuno ha le proprie idee!
Per ora frequento un corso organizzato dall’ Unisavona, con tutti i pregi ed i difetti di una fauna variegata. Si va dalla vecchietta che non nasconde limiti evidenti al “fenomeno” che decide di comparire ogni tanto per mostrare tutta la sua bravura e conoscenza! Anche la coesistenza di fotocamere compatte e reflex mi lascia un po’ perplesso. Ma questo non è un mio problema!
Certo, le poche lezioni teoriche basteranno per apprendere i fondamentali, ma mi aspetto che le “uscite” con relativi dibattiti possano allargare maggiormente gli orizzonti! Al limite ci sarà tempo per specializzarsi.
A proposito…Mi sembra di capire che ognuno abbia le proprie preferenze in tema di fotografia: paesaggi, ritratti, macro…
Io mi vedo in giro per il mondo a fotografare eventi sportivi, dovrò sperare in cospicue entrate economiche per poter iniziare! Sognare non costa nulla e poi…certe cifre non si allontanano molto dalla dotazione di molti cicloamatori! Telai come corpi macchina e ruote come obiettivi! Sono tornato al “vecchio”, ma quando un’uscita fotografica si conclude parlando di Pinarello e Shimano ti accorgi di essere circondato e di non  poterti mai rilassare!
Il mio obiettivo primario è quello di capire il mondo fotografico guardandolo con i propri occhi.Ripeto, voglio farmi le mie esperienze trovando la giusta misura nella condivisione.
Dovrò destreggiarmi pericolosamente tra tecnici integralisti ed anarchici, la sfida fa paura!
Per ora combatto con la mancanza di ispirazione e la vergogna! Mi sento osservato, anche se so benissimo che la gente “ce n’ha il belino di me”!
Vorrei imparare la tecnica e la “composizione” restando comunque legato al concetto di “espressione” e “personalità”. Un quadro spiegato da una critica d’arte spesso mi fa sorridere, sono perplesso di fronte alla frase “l’autore voleva dire”. Voglio fare lo stesso con la fotografia.
E poi (pur non avendo ancora esperienza a riguardo) non vedo totalmente costruttivi i dibattiti che si creano in un gruppo fotografico. Vanno bene i “io avrei fatto così”, “se sfuocavi qui..” ma vedo il rischio di parecchia invidia nei giudizi negativi. Insomma, tornando al “vecchio argomento” un cicloamatore che arriva prima in salita è più bravo di un altro. Si può dire lo stesso di un fotografo considerando che dotazione migliore e doping (fotoritocco) ci sono in entrambi i casi?
Ho voluto essere polemico per far capire il mio punto di vista “di partenza”, ci sarà tempo per cambiare le idee!
D’altronde anche un ciclista che inizia (o che continua a rimanere indietro) considera gli altri tutti troppo “fissati”!

Ma non dovevo parlare di qualcosa di nuovo? Proprio non ce la faccio!