Dopo vent’anni non ho più una bici da corsa in cantina!
Anche il negoziante è rimasto stupito, mi sono prenotato per
un semplice “tagliandino” e poi…
Comprendo che la modalità sia stata un po’ eccentrica, sostituire
la bici da corsa con un’altra mountain bike
denota probabilmente scarsa lucidità. Quando si vuole forzare una
decisione non si sta troppo a riflettere, cercherò di ignorare uno strano
risentimento da parte del mondo cicloamatoriale!
Come io sia arrivato a questo punto è ovvia conseguenza di
una serie di umori già descritti in questo blog. Riassumendo diciamo che la
testa non reggeva più questo “né carne, né pesce” ostaggio delle sfumature dei
“vorrei/non riesco”.
Era già una decina di anni che
l’idea si faceva strada, togliersi l’impegno mentale della bici da corsa per
vivere la quotidianità in modo disteso alla ricerca di stimoli più importanti.
Adesso vediamo se il progetto andrà a buon fine.
Guardiamo avanti, anche se è
impossibile non ritornare con la mente all’estate del 1993.
L’attesa per quella Olmo bianco
perlato da condividere con gli amici del periodo, i primi allenamenti, la sfida
personale Savona-Frabosa, la
soddisfazione per un nuovo capitolo della gioventù.
E’ curioso descrivere un attimo
con un’immagine, ma se dovessi farlo mi sentirei di celebrare un paio di scarpe
di tela blu. Le prime a spingere (per timore) sui pedali Campagnolo a sgancio
rapido durante il trasferimento Celle Ligure-casa.. L’inizio di questo lungo
viaggio che si interrompe.
Un’avventura come tante altre
fatta di euforia e tensione, allenamenti improvvisati e mediofondo pianificate,
stanchezza ed energia, sole e pioggia.
Si potrebbero aggiungere tante
ovvietà, i classici ringraziamenti a biciclette più o meno amate, il ricordo di
escursioni più o meno emozionanti, aneddoti divertenti. Li tengo per me stesso
mentre chiudo frettolosamente la faccenda.
La notizia avrebbe meritano molte
più righe, ma in questo momento l’emozione si mischia all’apprensione per il
futuro.
A partire dal triciclo non ho mai smesso di pedalare, è mia
intenzione non mollare del tutto. Purtroppo quel manubrio ricurvo mi creava
troppe pressioni e distrazioni, spero di allontanarle per tornare a percorrere
serenamente la giusta via.
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