Buongiorno!
Sono qui davanti al monitor per una nuova esternazione da condividere con voi.
Salvo miracoli nessuno ancora conosce questo blog, ma previa mia "pubblicità", registrazione ed un minimo di volontà, l'utente medio potrà permettersi di mandarmi a cagare da Brisbane!
Vi sembra poco?
Non tanto il fatto di mandarmi a cagare, (quello ci può stare....) quanto la possibilità di farlo da ogni luogo del mondo connesso ad Internet!
Ok, la tecnologia avanza e sarei incoerente se la condannassi attraverso un mezzo tecnologico.Però...
Prendiamo la mia situazione attuale. Stò comunicando attraverso il web e nella stanza in cui mi trovo sono presenti: una Tv, un videoregistratore (sono medievale?), un lettore Dvd, un hi-fi ancora dotato di musicassette (sono preistorico?), un telefono fisso ed un telefono cellulare.Qual'è la definizione moderna? "Sono in contatto con il mondo!".
Ne siamo proprio sicuri?
In fondo mi stò sforzando correggendo una bozza che magari non verrà mai letta, "barricandomi" dietro ad un video nell'esprimere le mie opinioni.Potrei teoricamente venir "quotato" (per la serie "ci stai dentro, fratello") da un idraulico di Denver, ma ricevere un "te sei fuori" dal postino!Cos'è più importante?
Voglio dire...ci potrà essere un chirurgo di Stoccarda che condividerà la mia (EVENTUALE!!!!) libidine nel leccare i gusci di tartaruga? Può essere incoraggiante una cosa del genere?
Io credo che ognuno (libertà fondamentale a parte) raggiunga una reale integrazione "sbattendosi" nella quotidianità.Con i "capi", con i negozianti del quartiere, con gli amici, con i parenti. Con la costruttiva sfida nel venir accettato.
Illusorio (e pericoloso...) crearsi un mondo "ad hoc". "Il mondo è bello perchè è vario", ma vediamo di non esagerare.
Sento di avventurarmi in argomenti impegnativi, amplificati (ripeto) dalla sede "tecnologica".
Non so se l'innovazione vada frenata, dico solo di non perdere il contatto con la realtà.
Facciamo un esempio.
Da un paio di giorni sono il fiero possessore di un lettore Mp3.O meglio...lo sono stato!
Non perchè arrivato a casa (sono "antico" non acquistando su Internet?) abbia riscontrato qualche problema particolare, quanto per l'esasperazione tecnologica che ci pervade.
Qualche anno fa si sentiva un bisogno, si stabiliva un budget e poi si andava al negozio.Consapevoli che a cifre più alte corrispondesse maggior soddisfazione (e durata...).
Ora invece, per quanto si spenda, ci sarà sempre qualche sintomo di insoddisfazione o disagio.
Perchè ci sarà sempre qualcuno secondo cui: il nostro articolo X, non avendo la tecnologia YYY combinata al controllo del parametro ZZZ, manifestando misure visibili ed un peso superiore a quello dell'aria, FARA' SCHIFO!
Perchè tutto ciò? Un po' perchè il nostro interlocutore non si sarà fatto (simpaticamente) i cazzi propri, un po' perchè Internet ci dà possibilità di conoscenza ma anche tanta insicurezza ed esasperazione.
Informati sì, ma presi dalla ricerca dell'irraggiungibile perfezione si rischia di perdere il contatto con la realtà (e due...)
In ogni caso io voglio ancora stupirmi (ed emozionarmi) davanti ad un oggetto di 50 grammi, alto 8 cm, largo 4 cm, profondo 1 cm (circa) con cui ascoltare musica e radio gustandosi foto o filmati.
Chiamatemi stupido, ma non voglio ancora perdere questa capacità.