domenica 25 aprile 2010

Voglia di comunicare

Si va avanti ad esternare...Almeno per ora!

Ultimamente la comunicazione sembra diventata più importante rispetto al passato.Per come la vedo io rappresenta, nel bene e nel male, lo specchio dei tempi. Lo strumento attraverso il quale si cerca di affrontare serenamente la quotidianità.Una terapia contro le insicurezze che ci aggrediscono su più versanti?

Intendo la comunicazione spontanea, non quella fatta di relazioni scaturenti da telefonate, e-mail, sms, fax, lettere (e affini) che ci legano forzatamente al prossimo.
Anche se...

Il legame tra comunicazione spontanea e forzata in alcuni casi è molto stretto e, più che terapia contro le insicurezze, a volte la diffusione di opinioni complica le cose...
Sento di avventurarmi nell'ennesimo garbuglio del lupo, ma troppo spesso le idee trovano difficoltà ad essere tradotte in parole.

Prendiamo il mio esempio.

Finite le "Superiori", forse per darmi un contegno (o per mantenere un legame con il diario scolastico) acquistai una piccola agenda.Il più classico supporto per gli appuntamenti in assenza dei moderni Blackberry ed affini!
Il fatto era che io di appuntamenti...non ne avevo, quindi da quel momento è cominciato il mio rapporto "moderno" con la comunicazione! E si perchè a tratti le pagine di quell'agenda si riempirono di riflessioni e racconti.A metà tra il classico "caro diario" ed un libro.Ed infatti...

Con "Appunti sregolati di vita giovane" decisi di rendere pubbliche le mie scritture (previa selezione/autocensura) in una sorta di libro "fai da te" da sottoporre alla "cumpa" dell'epoca.
E da lì è cominciato il mio rapporto con "la critica", purtoppo scarso nel bene e nel male.
Sono sincero...gli argomenti trattati negli anni sono stati più o meno sempre gli stessi e la maggior parte delle persone può aver scambiato i miei desideri e le mie insicurezze come "arroganza".Succede quando si "provocano"gli amici per smuovere la situazione.

Altri due libri "fai da te" e una miriade di e-mail mi hanno traghettato ai tempi moderni.Naturalmente in nome di quel proverbio per cui "l'indifferenza è la miglior vendetta"!
Rappresaglia meno giustificabile in un paio di forum da me creati, ma questo è un discorso che già conoscete!

Ed allora...facebook!!!!!

Il più famoso dei social network mi ha aperto la speranza, dato quel minimo di "visibilità" che fondamentalmente non impegna a meno che non lo vogliamo noi .Qualcuno è contrario e molti simpaticamente sostengono che se è vero il detto popolare "chi si fa i cazzi propri campa cent'anni" in molti vivremo poco! Comunque fa piacere ogni tanto ricevere un "mi piace" o un commento sintetico sotto i propri post.Ognuno usa "faccialibro" come preferisce: si può gradire o meno la scelta di "condividere" link, note ed "applicazioni" già pronte (o automatiche), scegliere una bacheca totalmente "cazzara" rispetto alla diffusione di video strappalacrime o interventi a sfondo politico.

Perchè facebook ha questo successo? Secondo me per quella voglia di comunicazione che la quotidianità ci toglie, per quella sorta di terapia contro le insicurezze che ci aggrediscono su più versanti ipotizzata all'inizio di questo post.
Perchè YouTube è invaso da video amatoriali?(e da una miriade di commenti inutili) Forse per quella comoda sensazione di protagonismo multimediale ottenuta saltando i "vecchi" colloqui, corsi o stages per video operatori.
Perchè un amico "prevenuto riguardo a ogni spargimento di dati personali sulla rete" decide di aprire un blog? Questo è un mistero...
In ogni caso è curioso pensare a questo manifesto desiderio di comunicazione in un'epoca in cui per le nostre abitudini quotidiane dovremmo essere quasi schifati dal comunicare.

Magari è la conseguenza di altri percorsi "comunicativi" ignorati come il mio?
Scherzavo...(più o meno)