sabato 19 aprile 2008

Le Olimpiadi, la fiaccola ed il Tibet


08-08-2008.
A Pechino cominceranno i Giochi Olimpici.

Una vigilia agitata, ultimamente l’“omaggio” standard per questo tipo di competizioni.
La faccenda politicamente è importante, con le repressioni cinesi in Tibet che questa volta rappresentano un valido motivo di protesta.Insomma, qualcosa di più serio rispetto alla solita avversione nei confronti di certi sponsor!
Solo che…
Non ho il quadro completo della situazione e neanche voglio avventurarmi in discorsi più grandi di me, vorrei solo difendere lo “spirito olimpico”.

Ci vorrebbero ore ed ore di discorsi per giungere al vero significato di “spirito olimpico” intersecato con lo svolgimento delle Olimpiadi a Pechino.
Sarò molto semplicista ed ingenuo, ma io credo che negli ultimi tempi non si sia avverato chissà quale fenomeno anomalo.Grazie ad Internet sono filtrate immagini di un certo tipo, probabilmente reiterazione di certi comportamenti.
Quello che voglio dire e che assegnando i Giochi Olimpici alla Cina si era già a conoscenza di una situazione.Scelta discutibile, ma ormai fatta.
A questo punto Pechino diventa la moderna Olimpia.Un luogo di sport e non di politica.
Ed è proprio nel sito di Olimpia presso Atene che si ufficializzano le competizioni con l’accensione della fiaccola.

La fiaccola.

Ho la certezza che miliardi di persone non la penseranno così ma, secondo me, la fiaccola non va toccata.E’ un oggetto indipendente da sponsor e sedi competitive prescelte.
Rappresenta il sogno di un atleta che per quattro anni si fa il mazzo nella speranza di pochi istanti di gloria.Gloria che poi svanirà allo spegnimento del braciere.
Penso a sport “minori” che vivono solo di questo, con mille difficoltà quotidiane lenite dalla possibilità di palcoscenico mondiale.
Lo “spirito olimpico” si infrange di più con ripetuti spegnimenti della fiaccola (immensa tristezza) e clima militaresco intorno.I primi nemici delle Olimpiadi, a mio avviso, sono i manifestanti.E le competizioni non vanno (naturalmente) boicottate.

Altrimenti si decide che le Olimpiadi non hanno più ragione di esistere e si aboliscono..Con il definitivo tramonto dello “spirito olimpico”

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